È ormai sotto gli occhi di tutti il triste teatrino a cui questa maggioranza sta abituando la nostra città. Ma questa non è la normalità. Rancore, divisioni, rabbia, estemporanee prove di forza, utilizzo delle istituzioni, assenza di politica e ancora divisioni e rancore non sono la normalità.
Sarebbe piuttosto opportuno sapere perché nessuno informi la città preventivamente delle inaugurazioni dei cantieri pubblici. Sarebbe anche necessario sapere quali sono le risposte da dare alla città sui tanti ritardi in essere sulle opere pubbliche, avviate e sospese o addirittura mai avviate.
Io Gioco Legale, la cui inaugurazione si è svolta ieri, è un traguardo importante e non possiamo che esserne felici. Ma perché non una parola su un anno esatto di ritardi? E superati i ritardi, a cui ormai siamo abituati, è possibile sapere quale sarà il modello di gestione della struttura (chi apre, chi chiude, chi avrà gli incassi, chi si occuperà della manutenzione, ecc…)? Ricordiamo alla maggioranza che il finanziamento che ha consentito la realizzazione del campo polivalente non permette l’utilizzo sportivo agonistico e nemmeno di inserimento allo sport in quanto tale ma solo misure di carattere sociale e di recupero delle fasce deboli. Su questo vigileremo attentamente, per evitare che ci siano abusi e che il Ministero chiede indietro le somme a danno di tutti i cittadini.
Al pari è Baraccamenti Cattolica. La facoltà di farmacia è un risultato fantastico al quale abbiamo lavorato per ben due anni; pensare di metterla a BAC e rischiare di esporre il comune alla restituzione delle somme del cantiere perché in palese discordanza con le linee di finanziamento del bando “periferie” che ha permesso l’opera, sarebbe folle e rischioso, oltre che la cifra della mancanza di conoscenza degli iter amministrativi.
E allora, quali modelli di gestione per le opere della città? Magari, iniziare con il non licenziare ogni 3 mesi l’assessore al patrimonio potrebbe essere un importante passo avanti. E all’assessore Murgia, in via preventiva, tutta la nostra solidarietà.
Questa città ha bisogno di stabilità, serietà, professionalità, competenze e politica. Di sicuro non ha bisogno di divisioni, prove di forza e rancore. Noi non permetteremo tutto questo e lavoreremo per arrivare una vera cura sociale che permetta a Taranto di tornare unita. È questo il motivo per cui il 28 parteciperemo all’inaugurazione del “campo scuola”, per non lasciare a qualcuno la solitaria auto convinzione di poter fare di questa città ciò che vuole, nonostante un’evidente accorta richiesta della città di “cambiamento”.
Giuseppe Tursi, segretario cittadino PD
Mattia Giorno, segreteria provinciale