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Brindisi – Un’esperienza formativa di altissimo livello ha coinvolto gli studenti del biennio dell’indirizzo Biotecnologie Sanitarie dell’istituto Del Prete-Falcone, protagonisti di una giornata di apprendimento sul campo presso il CEDAD (Centro di Datazione e Diagnostica), un vero fiore all’occhiello della ricerca pugliese riconosciuto a livello internazionale.

Immersi tra spettrometri all’avanguardia e acceleratori di particelle di ultima generazione, i ragazzi hanno potuto scoprire come la fisica, spesso percepita come astratta, trovi applicazioni concrete e cruciali in diversi ambiti: dalla datazione di reperti storici alle tecnologie chimiche, nucleari e ottiche per indagini scientifiche; fino allo sviluppo di sofisticate tecniche diagnostiche per la biomedicina e allo studio dell’inquinamento atmosferico per il monitoraggio ambientale.

L’esperienza ha permesso agli studenti di avvicinarsi al cuore pulsante della ricerca scientifica, comprendendo l’importanza delle applicazioni pratiche e del lavoro multidisciplinare. Un sentito ringraziamento è stato rivolto al prof. Lucio Calcagnile, Direttore del Centro, per la disponibilità e l’accoglienza riservata ai giovani visitatori, che hanno vissuto una giornata intensa e stimolante, capace di accendere la curiosità e l’interesse verso il mondo della scienza.

Accompagnatori e guide di questa avventura scientifica sono stati i docenti Giuseppe Sagace e Marco Ingrosso, che hanno sottolineato il valore di iniziative come questa per avvicinare le nuove generazioni alle frontiere della ricerca e dell’innovazione. Gli studenti del Del Prete-Falcone in visita al CEDAD: la scienza si fa laboratorio

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