Il consiglio comunale monotematico che si è svolto il 22/11/2023, richiesto da tutti i capigruppo di maggioranza è stata una mossa importante dell’amministrazione comunale di Manduria, rivolta non solo all’approfondimento ed alla condivisione con la cittadinanza del grande problema e disagio causato dalle incessanti emissioni odorigene nauseabonde che affliggono la città di Manduria, ma soprattutto su quello più strategico dello sviluppo degli interventi da attuare.

E’ stato possibile confrontarsi con rappresentanti istituzionali dell’Arpa e dell’Asl che anch’essi finalmente hanno espresso pubblicamente la consapevolezza della “non normalità” della situazione e del “danno” alla comunità e in più ciò che emerso chiaramente è che prevalentemente ciò che rallenta le possibilità di controllo sono i limiti legislativi e il sottile filo che unisce il pubblico ed il privato e che comporta che ogni rilevazione successiva si debba svolgere in autocontrollo, cioè direttamente dal gestore ed a spese del gestore.

Ovviamente ciò non ci entusiasma, ma continua a preoccuparci e continua ad allertarci sulla necessità di impedire che altro ci venga imposto e che altro dovremmo subire quale appunto il sopralzo della discarica di Manduriambiente, perché ovviamente occorre preoccuparci non solo di ciò che avviene sopra, ma anche di ciò che avviene sotto e che appunto come si è sottolineato ieri, altri
comuni dei rifiuti ne hanno fatto una risorsa, non solo migliorando la raccolta differenziata come già l’amministrazione fa, ma concentrandosi sul recupero.

Questioni importanti, risposte fondamentali che magari ci saremmo aspettati dai non pervenuti seppur invitati ( come per la questione Ospedale), quali il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’Assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio che sono appunto i riferimenti regionali del PD locale rappresentato, fra gli altri dal consigliere Domenico Sammarco che ieri a suo dire, non ha parlato, ma probabilmente in genere oltre a questo, non vede e non sente.
Il fatto che non parla è per forza di cose secondo noi, perchè deve porsi muto spettatore di cosa gli accade intorno politicamente secondo la logica del redentore che deve essere redento perchè non è in grado di farsi portavoce locale di una ampia rappresentanza regionale ; non sente poi che per questione legislative si può procedere sulla questione odorigena solo per autocontrollo del gestore (vedi consiglio comunale) e non può l’amministrazione comunale operare diversamente e direttamente (al massimo indirettamente con un team esterno di professionisti) e come altri affianco a lui, non si sente quanto più volte si è detto che occorre dare suggerimenti e sollecitazioni durante le commissioni consigliari dove tutti i consiglieri sono chiamati e dare i propri contributi e quindi se si rilevano ritardi, maggioranza e minoranza sono ugualmente responsabili; infine non vede che le sue dichiarazioni dequalificanti ed offensive su eventi già lungimiranti e coraggiosi in quanto destagionalizzanti e con un preciso organigramma affliggono l’operato di differenti professionisti di ogni ambito che orgogliosamente sono stati coinvolti.

In considerazione di tutto questo non possiamo altro che commuoverci per tanta inquietudine, per il tanto martoriarsi a causa delle proprie crepe e del tanto affondare nei propri abissi e ci teniamo fuori noi, questa volta, ponendoci muti spettatori di questo ballo dell’incoerenza; protagonisti invece resteremo nel contribuire al miglioramento e alla comune lotta per i diritti della città e della
cittadinanza.

Coordinamento Laboratorio Democratico con Manduria