Superstizione o credenze? Perché il numero 13, soprattutto di venerdì, fa tanta paura? Da dove nasce tale timore? Un po’ come camminare sotto una scala, attraversare la strada con un gatto nero che passa davanti o rompere uno specchio, molte persone credono fermamente che venerdì 13 porti sfortuna. Sebbene non sia chiaro esattamente quando sia iniziata questa particolare tradizione, le superstizioni negative hanno turbinato per secoli attorno al numero 13.

Mentre le culture occidentali hanno storicamente associato il numero 12 alla completezza (ci sono 12 giorni di Natale, 12 mesi e segni zodiacali, 12 fatiche di Ercole, 12 divinità dell’Olimpo e 12 tribù di Israele, solo per citare alcuni esempi), il suo successore 13 ha una lunga storia come segno di sfortuna. L’antico Codice di Hammurabi, ad esempio, avrebbe omesso una tredicesima legge dal suo elenco di norme giuridiche. Sebbene questo sia stato probabilmente un errore materiale, le persone superstiziose a volte lo indicano come prova delle associazioni negative di lunga data di 13.

Secondo la tradizione biblica, all’Ultima Cena, tenutasi il Giovedì Santo, parteciparono 13 invitati, tra cui Gesù ei suoi 12 apostoli (uno dei quali, Giuda, lo tradì, ndr.). Il giorno successivo, ovviamente, era il Venerdì Santo, il giorno della crocifissione di Gesù. Si ritiene che la disposizione dei posti nell’Ultima Cena abbia dato origine a una superstizione cristiana di vecchia data secondo cui avere 13 ospiti a un tavolo era di cattivo auspicio, in particolare, che corteggiava la morte. Alcuni studiosi hanno suggerito che venerdì 13 abbia origini nella tradizione cristiana: proprio come Gesù fu crocifisso di venerdì, si diceva anche che il venerdì fosse il giorno in cui Eva diede ad Adamo la fatidica mela dell’Albero della Conoscenza, così come il giorno in cui Caino uccise suo fratello Abele; anche se queste ultime affermazioni sono da verificare!

Una tappa importante nella storia della leggenda del Venerdì 13 in particolare (non solo del numero 13) si ebbe nel 1907, con la pubblicazione del romanzo Venerdì Tredicesimo scritto da Thomas William Lawson. Il libro raccontava la storia di un agente di cambio di New York City che gioca con le superstizioni sulla data per creare il caos a Wall Street e fare fortuna sul mercato. Il film horror  Venerdi 13 (Friday the 13th) , uscito nel 1980, ha presentato al mondo un killer con una maschera da hockey di nome Jason, ed è forse l’esempio più noto della famosa superstizione nella storia della cultura pop. Il film ha generato numerosi sequel, oltre a fumetti, novelle, videogiochi, merchandising correlato e innumerevoli terrificanti costumi di Halloween .

Venerdì 13 ottobre 1307, gli ufficiali del re Filippo IV di Francia arrestarono centinaia di Cavalieri Templari , un potente ordine religioso e militare formatosi nel XII secolo per la difesa della Terra Santa. Incarcerati con l’accusa di vari comportamenti illeciti (ma proprio perché il re voleva accedere alle loro risorse finanziarie), molti Templari furono successivamente giustiziati. Alcuni citano il legame con i Templari come l’origine della superstizione del venerdì 13, ma come molte leggende che coinvolgono i Templari e la loro storia, la verità rimane oscura.

In tempi più recenti, venerdì 13 si sono verificati numerosi eventi traumatici, tra cui il bombardamento tedesco di Buckingham Palace (settembre 1940); l’assassinio di Kitty Genovese nel Queens, New York (marzo 1964); un ciclone che ha ucciso più di 300.000 persone in Bangladesh (novembre 1970); la scomparsa di un aereo dell’aeronautica militare cilena nelle Ande (ottobre 1972); la morte del rapper Tupac Shakur (settembre 1996) e lo schianto della nave da crociera Costa Concordia al largo delle coste italiane, in cui persero la vita 30 persone (gennaio 2012).

Venerdì 13 o venerdì 17? Che cosa spinge di più a gesti scaramantici, in netto aumento durante i tempi cupi come quelli attuali? E perché questi due numeri sono considerati diversamente, in fatto di superstizione, se si cambia nazione e continente? L’abbinamento ritenuto nefasto del venerdì con il 13 è poi decollato da quando negli anni Ottanta ha avuto un inquietante successo la saga appunto dei film Venerdì 13. Detto che ovviamente una spiegazione razionale non c’è, si può comunque citare la sindrome triscaidecafobica, che si è arrivati a battezzare questa creduloneria che ha tuttavia effetti concreti: negli Stati Uniti resiste la tradizione di evitare di chiamare il 13° piano con il suo nome, così che si passa dal 12° al 14° piano, come si nota anche sulle plafoniere degli ascensori e pure certe compagnie aeree “saltano” la fila 13 dei posti per i passeggeri. Idem per i gate negli aeroporti. Questa superstizione è seguita soprattutto in nord America e in Europa.

E il 17, che in Italia è ritenuto più «pericoloso» del 13 mentre invece in Israele porta sfortuna? La eptacaidecafobia è assai comune ad esempio nella smorfia napoletana per la quale il 17 equivale a “disgrazia” e già in Grecia il numero non era amato dai matematici perché intermedio a 16 e 18, ideali nello studio dei quadrilateri. Invece nella cabbala ebraica il 17 è la somma di têt (9), waw (6) e bêth (2) che portano alla parola tôv “buono, bene”. Pure nella Roma Antica il 17 non era gradito: sulle tombe era scritto VIXI (“vissi”), anagramma di XVII.

E TU CREDI ALLA SUPERSTIZIONE DEL VENERDI 13?