la gazzetta di manduria

Avrebbe continuato ad impartire ordini dal carcere, per l’esecuzione di atti intimidatori nei confronti di imprenditori e dell’ex moglie, anche con l’utilizzo di un pc nascosto in cella, il 36enne C.T., ritenuto affiliato alla Sacra Corona, al quale oggi in carcere è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce.
La stessa ordinanza è stata disposta nei confronti di altre quattro persone: O.D.S. di 29 anni, C.A.F. di 21 anni, D.P., di 38 anni e A.D.M. di 26 anni.

Sono accusati a vario titolo di ‘associazione di tipo mafioso’ con l’aggravante dell’essere una associazione armata, tentata estorsione, porto e detenzione di armi da fuoco, danneggiamenti con esplosivi.
Si tratta delle risultanze delle indagini dei carabinieri legate ad una serie di atti intimidatori che si sono verificati dall’ottobre del 2022 fino a poche settimane fa a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, e che il 22 luglio scorso aveva portato già all’esecuzione del decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dei quattro.

Ora il gip del tribunale di Lecce, in accoglimento della richiesta della Dda, ha disposto con la stessa ordinanza cautelare una nuova misura di custodia in carcere anche nei confronti del primo uomo già detenuto, in quanto viene evidenziata dalla Dda è “gravemente indiziato di essere il capo e promotore della associazione di tipo mafioso, già affiliato ad importanti boss della Sacra Corona Unita, nonché mandante di gravi episodi di danneggiamento con esplosivo ed estorsione”.